« È emozionante realizzare i sogni della propria infanzia, ma invecchiando, è possibile scoprire che aiutare i sogni altrui è ancora più bello ». (Randy Pausch, The Last Lecture - 2008) Cari maturandi, Scrivo da anni a tutti voi, ma quest’ultimo è speciale perchè in un modo o nell’altro ho potuto vivere da vicino il vostro percorso. Non vi scrivo con la pretesa di pormi ad interprete di questo tempo, nè di essere il guru che risolverà i vostri dubbi. Vi scrivo, perchè forse è l'unica cosa che mi riesce meglio. L’unica che, davvero, mi può avvicinare a voi. Nel disordine di questi mesi confusi abbiamo assistito alla comparsa di un virus (cattivo) e al ribaltamento di quelle poche certezze che avevamo. Tutti, nessuno escluso. Immagino che per voi la cosa possa essere stata ancora più amplificata dall'incertezza e dalla lentezza di molti adulti che hanno dimenticato chi sono i protagonisti veri di questa storia. Non so se l’esame di maturità che vi aspetta s
Cari ragazzi, Vi scrivo in questo tempo di riposo e vacanza perché sento la necessità di comunicare con voi prima di iniziare il nuovo anno scolastico. C'è una notizia importante che mi riguarda, che ci riguarda tutti. Lo faccio senza giri di parole: cambierò scuola. Dal primo settembre incipit vita nova e al rientro dalle vacanze non entrerò più nelle vostre classi a fare lezione. Andrò a lavorare presso un'altra scuola, con studenti più grandi. Alle Superiori. Un cambiamento importante (e grande) che porterà stabilità nella mia vita privata e professionale. Credetemi non è stata una scelta semplice. La vita, però, è fatta di scelte a volte anche dolorose. E lasciare voi non mi lascia indifferente, perché quelli vissuti insieme sono stati anni bellissimi. Un'avventura straordinaria che mi ha arricchito e che mi fa sentire un uomo fortunato. In questi anni sono cresciuto moltissimo, perché quando arrivai nella vostra scuola ero molto giovane e inesperto. Spaven