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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

IL COLORE DEL GRANO

Ci sono sette miliardi di persone al mondo, ma solo alcune sono quelle per le quali vale la pena soffermarsi: chinarsi sulla loro vita. Nel capitolo XXI de' "Il Piccolo Principe" la volpe chiede al nostro piccolo protagonista di essere "addomesticata" e gli spiega che con questo termine si intende la creazione di legami. Creare legami con qualcuno, infatti, vuol dire comprendere che la nostra diversità può essere superata solo entrando in contatto, stabilendo dei riti, prendendosi cura, giorno dopo giorno, di chi si ha a cuore. Solo in questo modo una persona potrà diventare speciale per l'altra.  Ecco allora che anche le sfumature più sottili, più insignificanti giorno dopo giorno possono diventare ricche di rimandi, di sensazioni, così come il colore del grano dapprima insignificante per la volpe, giorno dopo giorno diventa il dolce ricordo del colore dei capelli del suo Piccolo Principe. Allo stesso modo, ad esempio, di una canzone che fino a ieri ascolta

Il senso dei nostri perché

Perché l’istruzione femminile è così importante? Perché ne parlo in classe con i miei studenti? Ecco alcuni motivi: 1. Perché istruire significa fornire alla persona gli strumenti necessari per sviluppare le proprie qualità e capacità per vivere dignitosamente e in modo attivo nella società. 2. Perché sfortunatamente, secondo gli ultimi dati dell’UNESCO, ancora oggi 774 milioni di adulti non sono in grado di leggere o scrivere e di questi due terzi sono donne. 3. Perché Le conseguenze dell’analfabetismo femminile sono rilevanti. La donna analfabeta, infatti, è vittima di gravi forme di ingiustizia. In alcuni paesi, ad esempio, nell'ambito familiare è costretta ad una subordinazione totale, alla sua famiglia prima e a suo marito poi. Relegata a svolgere le faccende domestiche e alla cura dei figli, svolge un lavoro spossante e non retribuito. 4. Perché numerosi sono gli esempi che mostrano come l’istruzione femminile dia la possibilità alle donne di diventare protagoniste della pro

Da cuore a cuore. Fiaba di una sognatrice divenuta realtà

Cari “bimbi e bimbe” (come dicono i toscani per chiamare gente fino forse ai 40 anni)…o ancor più bello sarebbe dire C’ERA UNA VOLTA. Vi racconto una favola. C’era una volta una ragazza, anzi prima una bambina, poi una fanciulla, piena di sogni, di speranze, di fantasie. Il primo mestiere che voleva fare da grande era l’insegnante, infatti costringeva il nonno a giocare con lei ricoprendo il ruolo dell’alunno. Erano gli anni delle scuole elementari. Passò poi alle medie. Già li i sogni cambiavano, iniziava ad immaginarsi più come un avvocato, forse influenzata da ciò che non era probabilmente lei a desiderare quanto chi le stava intorno, come il suo papà. Finite le medie eccola al passo successivo, il liceo. Non fu tanto quello ad influire sui sogni della fanciulla, furono invece le esperienze di vita vissute, il suo scoprirsi e guardarsi dentro, il suo avvertire che aiutare gli altri, donando amore e sorrisi gratuitamente, beh forse era quello che voleva fare nel suo futuro, bisognav

DOCENS DESIGNER. INSEGNARE RELIGIONE NEL XXI SECOLO

Nel XXI secolo di cosa ha bisogno la scuola per far crescere cittadini critici, formati e consapevoli? La risposta più ovvia dovrebbe essere: infrastrutture, mezzi, riforme strutturali e docenti formati. É indubbio, infatti, che un cambiamento stia attraversando tutta la società e la scuola, ma a mutare molto velocemente è il modo stesso di apprendere da parte delle giovani generazioni. E noi docenti cosa possiamo fare per gestire questo cambiamento? Quali strategie possiamo attuare per rispondere alle esigenze dei "nostri" ragazzi? Quali ricadute didattico - formative hanno queste mutazioni? É partendo da queste domande che si possono sviluppare le dovute riflessioni. RIPENSARE LA DIDATTICA Per poter comprendere il cambiamento in atto bisogna innanzitutto essere consapevoli che per poter svolgere al meglio il nostro lavoro di insegnanti c'è un estremo bisogno di rivedere il nostro modo di intendere e progettare le lezioni.  La capacità, insomma, di vedere nel nostro lavo

Religion Hour on the Road

Quando diversi anni fai pensai di creare un blog per essere più vicino ai miei studenti, non mi sarei mai aspettato di raggiungere un risultato simile: 106.021 visualizzazioni, ad oggi. In 7 anni il blog é cresciuto , si é sviluppato ed é stato aperto anche ai social network più utilizzati della galassia internet. Abbiamo iniziato aprendo un canale You tube, poi la pagina Twitter ed infine siamo sbarcati su Facebook ed Instagram. In questo modo si è allargato anche il bacino di utenza e di conseguenza abbiamo raggiunto tantissime persone in Italia e nel mondo. L'ultima grande soddisfazione é stata quella di essere citato da famigliacristiana.it ( http://www.famigliacristiana.it/articolo/perche-scegliere-di-fare-l-ora-di-religione.aspx ) in merito alle  iscrizioni in vista del prossimo anno scolastico e alla Scelta di  frequentare l’ora di religione. Una  lezione sempre più “snobbata” (soprattutto alle scuole superiori)  " al punto   - cito l'articolo -  che sono numerose l

We can Change the World

Oggi in classe abbiamo riflettuto e analizzato su quanto ancora vi sia da fare affinché tanti bambini, ma soprattutto bambine possano accedere all'istruzione. I dati emersi sono allarmanti: sono circa 127 milioni di bambini che non hanno mai avuto la possibilità di andare a scuola e di questi circa 65 milioni sono bambine. Guardando a quest'ultimo dato ci siamo accorti che gli ostacoli maggiori alla scolarizzazione femminile nascono essenzialmente da discriminazioni e pregiudizi assai radicati in numerose culture e religioni. Nel mondo ci sono circa 875 milioni di adulti analfabeti e due terzi di questi sono donne. Questo dato fa emergere come nel recente passato le bambine frequentassero le aule scolastiche, anche al più basso livello di istruzione, molte meno di oggi. Nel contesto odierno, quindi, abbiamo un cambiamento di tendenza, ma non è ancora abbastanza. In Afghanistan, Burkina Faso, Mali, Nepal, Nigeria, Pakistan e Yemen circa 3/4 delle ragazze non ha completato alcun

Io scelgo Positivo. Cinque buoni motivi per approfondIRCi (e Sceglierci)

Carissimi studenti, In questi mesi in molte scuole si sono svolti gli Open Day. Un momento in cui la scuola si apre per farsi conoscere presentando le strutture, i mezzi e l'Offerta Formativa.  Molti di voi si apprestano ad iscriversi ad un nuovo ordine di scuola ed è per questo che  voglio offrirvi  qualche spunto  di  riflessione  per   Scegliere    in piena consapevolezza l'IRC. Lo faccio anche per rispondere a coloro che credono che questa   materia   sia in utile nella scuola italiana e che quindi debba essere abolita in quanto, per queste persone, si tratta di un prolungamento della Catechesi. Forse è anche per questo che, a volte  questa   scelta    viene  fatta  in  modo  affrettato,  senza  una  piena  comprensione  di  ciò  che  si  sceglie, scambiandola  con  una  semplice  opportunità  offerta  dalla  Scuola  o  come  qualcosa  che  assomiglia  al  catechismo  in  Parrocchia. Vediamo insieme 5 buoni motivi per avvalersi dell'Ora di Religione,

En Route!

La prima volta che sentii pronunciare la parola "Route" risale a 15 anni fa. Avevo appena finito gli anni del reparto e cominciavo il mio percorso in Branca R/S. Il mio noviziato si chiamava "Stella polare". La stella che, lungo la storia, ha guidato gli uomini verso orizzonti sempre nuovi, oltre i propri limiti. E la mia stella polare, allora come adesso, é sempre stato lo scoutismo con e senza fazzolettone, perché "semel scout, semper scout" ossia scout "tutta la vita", se Dio vuole.  La parola Route significa essenzialmente strada. Spiegarne però il significato intrinseco è molto difficile perché, infatti, non basta una mera spiegazione teorica. Sarebbe riduttivo perché le parole non bastano. Per comprendere bene cosa voglia dire bisogna vivere sulla propria pelle le emozioni, la bellezza, la fatica, la meraviglia che durante una Route si può vivere. Io proverò a spiegarvi tutto questo "frullato" molto concentrato di emozioni raccont