La vita non contempla semplici soluzioni, perché estremamente complicata e forse è anche per questo che, nella società odierna, si tende a semplificare ogni cosa dai rapporti umani a quelli professionali. Molte volte, poi, si costruiscono muri. Blocchi di cemento armato immaginari tra le persone quasi a voler destinare i rapporti nell'ambito dell'utilità: mi servi, entro in contatto. Se chi si ha di fronte non è più necessario basta passare al prossimo contatto, quello precedente lo si elimina. Così funziona sui social ed è allo stesso modo che va nella vita reale. Per alcuni si intende, quelli che avuto modo di vedere, conoscere e vivere durante la mia esistenza. Quelli, per intenderci, che alle parole "ti voglio bene" attribuiscono poco senso e significato. Quelli che non sanno voler bene "davvero" nessuno, perché non sanno e non vogliono bene nemmeno loro stessi.
Dostoevskij, afferma che "l'inferno" è "la sofferenza di non poter più amare" e forse la paura di viverlo, l'inferno, accresce questa necessità di creare barriere.
La paura di smettere di sorridere. La felicità si perde e si ritrova. Averne paura equivale a non vivere. La felicità perduta, del resto, è come una foglia caduta dal ramo in autunno. In attesa di una nuova primavera si colora di rosso, come l'amore o la passione.
La scorsa settimana ho chiesto ai miei studenti: "Cos'è e dov'è per voi la bruttezza?". Una ragazza si alza, mi guarda dritto negli occhi e risponde: "La bruttezza è in quegli occhi che smettono di brillare." Non fa una piega. Ha centrato il vero problema.
Delle volte osservo in disparte la terra degli uomini. Ogni vita una fermata. Ognuno col suo carico di gioie e dolori. Alcuni, al loro ritorno a casa, trovano un abbraccio caldo e sincero, altri quello gelido e spietato della solitudine. Alcuni si godono una bella serata in famiglia o con gli amici, altri spengono i pensieri dentro i locali. É solo vita che scorre dentro, ognuna nel suo verso e con il suo capolinea.
Queste parole sono per chi crede di non farcela, per chi non si piace, per chi si guarda allo specchio e si disprezza, per chi non si vuole bene. Sono per tutti quelli che pensano che prendersi cura di se stessi non serva a niente, perché fa tutto schifo. Sono per te, ragazzo, che vorresti essere come il tuo compagno di banco, perfetto. Sono per te, ragazza, che vorresti essere come la più bella della scuola. Ricordate, nessuno potrà mai essere migliore di voi. Siate sempre voi stessi. Non ponetevi limiti, perché siete esseri unici e irripetibili creati per la bellezza. Angeli caduti sulla terra degli uomini per fare cose grandi. Siate sempre cercatori di infinito. Solo così troverete il tesoro che è dentro il vostro cuore.
Prof. RH Plus
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