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Incipit Vita Nova: lettera aperta ai miei studenti di Terza

Cari ragazzi,
è arrivato il momento di salutarci, ma non è un addio, solo un arrivederci. Tutto ha un inizio ed una fine. Si chiude un ciclo e se ne apre un altro. Nonostante ciò c'è una cosa che non finirà al suono dell'ultima campana: il nostro rapporto. Io sarò per sempre il vostro prof. e voi i miei ragazzi. E queste parole le ho volute mettere per iscritto affinché possiate rileggerle quando e se vi ricorderete di me. Verba volant, scripta manent!


Sono diventato insegnante perché ho lungamente inseguito il mio "sogno" e sono passati ben sei anni dalla mia prima volta in una classe.
Ogni anno ho incontrato oltre 400 ragazzi e tra i nuovi c’è sempre stato qualcuno (anche tra voi) che mi ha chiesto: “Prof., ma perché ha scelto di insegnare religione?”. La mia risposta è stata sempre la stessa: mi piace incontrare i giovani, lavorare insieme e offrire loro l’opportunità di conoscere il significato profondo dell’esperienza religiosa, della vita, del mondo.
Mi piace insegnare religione. Se avessi scelto di insegnare altro, italiano, ad esempio, avrei avuto più tempo da dedicare ad una singola classe, ma non avrei mai conosciuto tutti quei ragazzi che ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada. Sono felice della scelta fatta anni fa, perché è fare l’insegnante che più mi appassiona. La sento scorrere nelle vene la passione per l'educazione delle giovani generazioni. É un sogno. Per dirla come D'Avenia: "Solo quando l'uomo ha fede in ciò che è al di sopra della sua portata - questo è un sogno - l'umanità fa quei passi in avanti che l'aiutano a credere in se stessa."


Sin da subito ho cercato di conoscervi uno ad uno senza mai considerarvi un numero, viste le mie tante classi, ma mi sono impegnato a comprendere quello di cui avete bisogno per crescere.
Ho provato a farvi capire che tutto questo c'entra con la vita di tutti i giorni, che vi aiuterà a capire meglio il mondo e voi stessi, che insomma ne vale la pena stare ad ascoltare questo prof. giovane e sognatore. Ho cercato di dimostrarvi giorno dopo giorno che è tutto vero, che sono stato e sarò per voi il mediatore di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che io possiedo e voglio regalarvi. Ho cercato in tutti i modi di aiutarvi a scovare i vostri talenti, le vostre passioni, i vostri sogni. Ma soprattutto, mi sono impegnato a non nascondervi le battaglie e ho speso tutto me stesso per rendervi forti per poterle affrontare, senza avvelenare le vostre speranze, prima ancora che le abbiate concepite.
Inizialmente, qualcuno non mi ha capito, altri hanno pensato che fossi pazzo, altri ancora non capivano perché fare religione era diventato così diverso; c'era poi chi non faceva religione, scappava al mio arrivo e alla fine ha fatto di tutto per restare in classe. 
Ho cercato di farvi amare la mia materia, di non renderla solo un'ora di svago e perdita di tempo, con i fatti. Usando anche quei piccoli ritagli di tempo libero per aggiornarmi, studiare, sperimentare e portare in classe attività sempre nuove, attraenti, utili affinché l'ora di religione diventasse per voi una materia “di-versa” che dall'aula scolastica si proiettasse all'esterno. Alla vita "vera" dove può capitare, citando Dante, di ritrovarsi  «per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita» e dove cercare e trovare il proprio Virgilio: «colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore.» Colui che avrebbe potuto aiutarvi a scoprire "Ciò che inferno non é".




Sicuramente avrei potuto fare di meglio, ma vi assicuro che ogni mio gesto, proposta, arrabbiatura, errore sono stati fatti mettendo sempre voi al primo posto. Detto ciò farò tesoro dei miei errori per cercare di migliorare le mie lezioni.
Dal prossimo anno, come scrive Dante, "Incipit vita nova". Inizia una nuova vita e spero che questo nuovo inizio sarà pieno di felicità e sogni da realizzare.
Ho solo alcuni piccoli consigli per voi, gli ultimi.




Abbiate fiducia in voi stessi. Anche "quando il viaggio sembrerà troppo duro e quando un coro di cinici vi dirà che siete sciocchi a continuare a credere in qualcosa, o che non riuscirete a fare qualcosa e dovreste rinunciare, che fareste bene ad accontentarvi, potrete ripetere a voi stessi: Yes we can!"
Sì, voi potete! Anche quando sembra che sia impossibile sappiate che tutto si può realizzare perché  "se puoi sognarlo - come affermava Walt Disney - puoi farlo." Perciò non permettete mai a nessuno di dirvi che non valete niente e di bruciare i vostri sogni perché voi siete esseri unici ed irripetibili. Fatti per la grandezza. Il vostro corpo é il contenitore di un'anima bellissima e immortale.



Ricordatevi ogni giorno che voi siete infinito e che la vostra anima é sacra. Che nessuno ha il diritto di privarvi di ciò a cui ogni uomo aspira nel corso della propria vita: ricercare la felicità.
Siate rivoluzionari, abbiate il coraggio di osare. Siate folli. Scegliete di vivere ogni giorno quel fresco profumo di libertà che porta alla felicità.
Buona vita ragazzi miei!
Paci, amuri e biddizzi!
Prof.RH Plus
Maggio 2016

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