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Eppure é gioia...

"Incipit Vita Nova". La campanella é suonata anche quest'anno e con essa é cominciato un nuovo capitolo di questa storia straordinaria!!
Durante l'estate, una mattina, all'improvviso mentre facevo jogging sulla spiaggia deserta, con i gabbiani che planavano su un mare magnificamente calmo da sembrare uscito dal quadro di un pittore, all'improvviso una melodia generata dalla riproduzione casuale del mio Ipod mi da come una scarica elettrica. Non so come spiegarlo meglio, ma é successo così, infatti come capita spesso negli eventi della nostra vita leghiamo a persone, luoghi, eventi ed emozioni una melodia, un immagine o una canzone.
Quella mattina per me fu lo stesso, sentendo quelle note musicali la prima immagine che mi é venuta in mente é stata quella dei miei studenti!! Le parole successive poi confermavano tutto: "Sognare di volare e avere sempre il bisogno, di nuove sensazioni per cancellare un ricordo. E non esiste un cielo, senza stelle se resto ad occhi chiusi ed oltre, oltre le nuvole guardo". É vero i miei studenti, come tutti gli adolescenti, vivono in questa continua tensione tra il sogno di volare via lontano da una realtà che spesso li ingabbia e quello di cancellare i ricordi che più li fanno soffrire. Perché anche se noi adulti molte non ce ne accorgiamo, loro, i nostri ragazzi, indossano delle maschere di cera che, davanti a chi é ancora capace di ascoltarli senza sparare sentenze, si sciolgono. E così molte volte ci mostrano cosa sta dietro a quello strato di spacciata sicurezza o a quei visi coperti da una maschera di trucco: la paura di essere fragili e indifesi in un mondo che vuole tutti sempre e comunque belli, cinici e vincenti!
Di conseguenza, come educatore, dovrò riuscire a far comprendere a questi cercatori di infinito, che le loro vite sono uniche e irripetibili. Fatte di una grandezza che si può illuminare solo se comprenderanno che tutto é gioia, solo se riusciranno a pensare che sono vivi, "anche in mezzo al casino". Ma soprattutto che la vita é gioia perché, ogni mattina al loro risveglio vivranno emozioni sempre nuove, diverse e irripetibili anche se condite di qualche incidente di percorso che gli antichi chiamano "esperienza". Se poi riuscirò a far capire loro che li dov'é il loro cuore, la sarà anche il loro tesoro allora potrò veramente dire di essere riuscito nel mio intento. Pertanto, comincia questo meraviglioso viaggio alla scoperta dell'ignoto, partendo da una consapevolezza che Dante con le sue parole tanto antiche quanto attuali, meglio di me certamente esprime: "...Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza!".
Buona strada ragazzi!!!
Buon lavoro colleghi!!!
Prof.RH
#gioia2014

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