IL 13 GENNAIO 2012, presso la nostra scuola sono intervenuti Giuseppe Papa e Giorgio Cicero, carabinieri in congedo dell’Associazione nazionale Carabinieri di San Giuliano Milanese, per parlarci del bullismo. Ci siamo subito chiesti che cosa significasse la parola bullismo: il signor Papa ci ha spiegato che il bullismo è una serie di comportamenti prepotenti e aggressivi da parte di giovani nei confronti di coetanei. Di solito agiscono in gruppo, composto da tre o quattro ragazzi. Il capogruppo è il bullo e gli altri sono dei gregari che si alleano assieme a lui. In merito, abbiamo visionato dei filmati che trattavano di questo argomento. Dai filmati si evince che per difendersi bisogna far finta di niente alle loro provocazioni, ai loro dispetti o prese in giro.
ILBULLO con le prese in giro o i dispetti cerca di divertirsi e se vede che tu non te la prendi, si scoraggia; se riesci a mantenere la calma e nascondi la paura è facile che il bullo desista. Il bullo attacca proprio quando sei isolato per cui bisogna stare in una zona sicura dove puoi trovare adulti e compagni che ti sono amici. Se si dovessero verificare episodi di bullismo in qualsiasi ambiente, non fare come gli struzzi omertosi, che infilano la testa sotto la sabbia per far finta di non aver visto, ma parlane con un adulto (genitori, insegnanti, educatori, forze dell’ ordine). I bulli si possono trovare anche quando navighi su internet: in chat, infatti, non bisogna mai dare informazioni personali o inviare delle foto, non accettare mai incontri con sconosciuti anche perché non si sa mai chi potresti incontrare veramente.
I DUE EX CARABINIERI che ci hanno dato queste informazioni, ci hanno anche consigliato di tenere un diario sul quale si possono annotare i particolari dell’accaduto. Così quando deciderai di dirlo a qualcuno, una memoria scritta renderà più facile dimostrare come sono andate le cose. Questo problema non si può affrontare da soli ma bisogna essere sostenuto da persone di fiducia. Ricorda: il silenzio e la vergogna sono gli alleati del bullo.
Questo articolo è stato scritto dalle classi 5° C e D della Scuola Primaria "Bettolino" di Mediglia le quali partecipano al "campionato di giornalismo" indetto dal quotidiano "Il giorno".
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Aiutiamo i nostri compagni più piccoli a vincere questo "campionato" visto l'impegno che hanno messo in questo bellissimo e utile lavoro!!
Grazie!!
Prof.RH
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