Alcune persone hanno bisogno di una guida, qualcuno che attraverso la propria storia li motivi nella vita e li spinga a realizzare il loro sogno. Questa persona è spesso, se non sempre, qualcuno che non si conosce: un cantante, un calciatore, uno scrittore o qualsiasi persona sconosciuta, ma che ha realizzato il suo sogno. Questa persona è il mito per ognuno e, per alcuni diventa quasi indispensabile saper sempre più cose sul proprio mito.
Anche io non ero da meno; se mi avessero assegnato di fare un testo su quest’argomento, circa un anno fa, probabilmente avrei scritto pagine su pagine. Ora invece non ho bisogno di credere di potercela fare seguendo l’esempio di un altro che ce l’ha fatta: adesso credo in me stessa. Penso che quando si è arrivati ad un punto in cui la propria autostima è tale che, si è convinti, di potercela fare con le proprie forze, non serve essere motivati, né seguire la strada di qualcuno che ha realizzato il proprio sogno. Quando si è arrivati ad avere abbastanza autostima si vuole costruire il proprio percorso senza tener conto di quello che ha fatto un altro: certo lui è riuscito nello scopo, ma anche io posso farcela con le mie forze, senza fare niente di quello che ha fatto lui.
In fondo penso che un mito sia qualcuno che ti spartisce lezioni importanti sulla vita, a cui poi dovrai tener conto nelle scelte quotidiane come ha fatto lui.
Ma non siamo forse tutti insegnanti del nostro prossimo e studenti allo stesso tempo?
Non abbiamo tutti da imparare e da insegnare attraverso la storia del prossimo e la nostra? Non siamo forse tutti sognatori che attraverso i propri sogni e quelli degli altri imparano a vivere? Personalmente penso che anche il più umile degli uomini ha almeno una lezione importante da impartire agli altri; per questo non bisogna mai sottovalutare le capacità del prossimo, perché in quanto essere umano, è sempre capace di sorprenderci e di insegnarci a vivere la vita al meglio: seguendo i profondi desideri del nostro cuore e gli importanti insegnamenti appresi attraverso il racconto del cammino di un altro.
Spesso si ha anche la fortuna di conoscere personalmente qualcuno che attraverso la sua storia e la sua esperienza sappia insegnare molto al prossimo, queste persone sono speciali e capita di incontrarle durante il proprio cammino. Rimaniamo anche molto affezionati a questi maestri; capita che nonostante gli anni siano passati, ripensandoci ci viene in mente quante cose abbiamo imparato e quanto, per questo, dopotutto, queste persone occupino un posto dentro il nostro cuore. Penso che non ci sia un maestro che può insegnarci meglio di un altro: siamo tutti uguali e allo stesso tempo così diversi sotto questo aspetto. Abbiamo tutti così tanto da insegnare e, il maestro giusto, infatti, non è chi sa più cose, ma chi conosce quello che nella nostra vita potrebbe colpirci maggiormente e insegnarci la lezione che in quel momento ci appare come la più importante.
Personalmente sono rimasta colpita da due persone che ho conosciuto in particolar modo: il mio professore di religione dei tre anni scorsi e il mio maestro di danza. Loro sanno davvero farti ragionare su quali sono i veri valori della vita e su cosa loro hanno imparato, sanno spartirti le lezioni che in quel momento ti sono più d’aiuto. Il mio vecchio professore di religione è un uomo giovane che, nonostante sia ancora un ragazzo, conosce così tanto e ha fatto della sua vita ciò che voleva. Ha reso la sua vita bella, ma bella davvero: lui ha trovato la sua strada e ogni scelta la prende in base al suo desiderio, qualsiasi decisione è presa in base a ciò che desidera fare nella vita e, non c’è niente di più difficile da compiere se non questo; la sfida sta nel scoprire il vero desiderio che si cela nel proprio cuore. Lui ci parlava di cose vere, concrete; era realista e allo stesso tempo parlava del mondo in modo non reale. Potrebbe sembrare complicato, ma è un concetto, oltremodo, abbastanza semplice: ti parlava del mondo come se non ci fosse niente da nascondere, neanche ciò che è brutto; però pur parlandoti di cose brutte ti trasmetteva la speranza che poteva esistere un mondo migliore. Ho sempre provato una grande ammirazione per tutto ciò che diceva, per il modo che aveva di esprimersi, con questa speranza nel futuro. La più grande cosa che ho imparato da lui è che il sogno vero esiste e bisogna trovarlo perché solo agendo in base a quello si potrà raggiungere la felicità che è il sogno di ogni uomo.
M. Studentessa con tanti sogni nel cassetto
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