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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Giovanni Battista, l'ultimo Profeta

Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce.  Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”. Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo, da essere da lui definito “Il più grande tra i nati da donna ”. Egli è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. È tale la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico santo dopo Maria ad essere ricordato nella l

Ho imparato a sognare

Questa mattina ho acceso il mio lettore musicale e come al solito ho impostato la modalità "riproduzione casuale". Il suono di una musica già sentita milioni di volte ha riempito le mie orecchie dandomi un senso di pace, ma sono state le parole a toccarmi il cuore: "Ho imparato a sognare, che non ero bambino che non ero neanche ad una età" . Un'immagine mi si é parata davanti gli occhi come un film. Ho rivisto me bambino piegato sul tavolo della cucina di casa mentre, sillaba dopo sillaba, faticosamente imparavo l'arte del leggere e dello scrivere, con la mamma accanto a me ad aiutarmi. É stato faticoso, all'inizio, come per tutti quei bambini (geni a parte), che improvvisamente si ritrovano a dover lasciare il "paese dei balocchi" per entrare in un mondo nuovo fatto di penne, quaderni, libri e chi più ne ha più ne metta. Però a me quella "Vita Nova", parafrasando Dante, piaceva. Ogni parola scritta o letta era una conquista memorab

Io sto con la sposa

Sabato 28 giugno 2014 Milano sarà teatro di una serata di finanziamento per il film “ Io sto con la sposa ”. L'evento avrà inizio alle 19.30 e il corteo nuziale sfilerá al Gogol'Ostello , Via chieti al civico1 (angolo via Piero della Francesca). Il film in questione, narra la storia di un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano che incontrati a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un'amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei lor

La tessera mancante

"La mia scuola porta il nome di un personaggio di Topolino: Orazio. Ha i muri scrostati, le aule incrostate, lavagne più grigie che nere e cartine geografiche sfilacciate con continenti e nazioni ormai sbiaditi e alla deriva...I muri hanno due colori - bianco e marrone -, come il Cucciolone, ma non c'é niente di dolce a scuola: solo la campanella di fine giornata che, quando s'incanta sembra voglia urlarti 《Hai buttato via un'altra mattinata tra queste mura bicolori. Scappa!》. In pochi casi la scuola é utile: quando mi sorprende lo sconforto e annego nei pensieri bianchi, [perché] per fortuna la scuola é il parco giochi più pieno di gente nelle mie stesse condizioni che io conosca. Parliamo di tutto, dimenticandoci dei pensieri bianchi che alla fine non portano a niente. I pensieri bianchi non portano a niente e i pensieri bianchi li devi eliminare!". Questo pensano la stragrande maggioranza di studenti adolescenti con i quali ho avuto modo di parlare e rifletter

La magia della luna

Grazie alla mia prof. di didattica, che mi ha consigliato di vederlo e rifletterci su, ho scoperto questo cortometraggio della Disney Pixar davvero molto bello dal nome molto semplice: la luna. La luna è una favola che racchiude in un minuto e mezzo l’importanza della crescita, e al tempo stesso l’essenzialità di continuare a meravigliarsi, il tutto narrato come fosse una fiaba: con una piccola grande morale, e un immenso incanto. I protagonisti, oltre ovviamente alla luna, sono tre: un nonno, un papà e un nipote, ma la storia si concentra su quest’ultimo. Il piccolo viene portato in mezzo al mare, e già si intuisce che avverrà qualcosa di magico. Di lì a breve infatti sorge enorme dalle acque la luna, fino a rimanere in cielo. Al bambino viene consegnata una scoppola, quasi un rito di iniziazione alla vita adulta, un oggetto che determina chi è grande da chi non lo è, una tradizione che si presuppone antica e importante. Avvengono però i primi bisticci tra il nonno e il papà, perch

Religion Hour sbarca su Facebook

Carissimi, Vi comunico che da oggi, nasce la pagina Facebook ufficiale di Religion Hour! Qui potrete trovare tutti gli articoli del blog e se volete potrete anche commentarli! Unica condizione: usare un linguaggio corretto ed educato! Clicca qui  per mettere mi piace alla pagina! Buona navigazione! Buona giornata! Prof.RH+ P.S. Auguri a tutti gli "Antonio"

L'ultima campanella

Il suono della campanella segna la fine di questa straordinaria avventura e come ogni anno ho dedicato ai miei ragazzi di terza una lettera a conclusione del percorso fatto insieme. Prima di metterla on-line, però, ho voluto leggerla e commentarla con loro in classe e solo adesso la rendo pubblica in questo spazio, il blog, al quale affido le mie riflessioni. Miei amati studenti, è giunta l’ora di salutarci e questa volta sono io a scrivervi e a condividere con voi le mie emozioni.. Queste parole le ho volute mettere per iscritto affinché possiate rileggerle quando e se vi ricorderete di me e mi penserete. Sono entrato nelle vostre vite in punta di piedi, vi ho visti crescere e diventare grandi. Spero soltanto di essere stato all’altezza del compito che mi è stato affidato! Sono diventato insegnante perché ho lungamente inseguito il mio “sogno” ovvero: essere punto di riferimento per chi avrà il compito di costruire un futuro migliore, perché con i grandi la partit