Quest'articolo nasce da un lavoro svolto in classe con le classi seconde dei miei istituti. E come dice Roberto Benigni nel suo commento a questo canto: "Ragazzi oggi andiamo in Paradiso!". E' con questo spirito che ci approcciamo a questo canto e che lo offriamo al popolo della rete dopo un accurata ricerca!
Buona Lettura!!!
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Incipit
Il canto
trentatreesimo del Paradiso di Dante Alighieri si svolge nell'Empireo (secondo la teologia cattolica medievale, il cielo
Empireo era il più alto dei
cieli, luogo della presenza fisica di Dio, dove risiedevano gli angeli e le anime accolte in Paradiso),
siamo a mezzanotte del 15 aprile 1300, o secondo altri commentatori del 1 aprile 1300.
Si tratta dell'ultimo canto del Paradiso e quindi dell'intero poema, che
si chiude, dopo una preghiera alla Vergine, con la visione della Trinità:
Padre, Figlio e Spirito Santo.
La struttuta
A) Preghiera di san Bernardo alla Vergine - versi 1-39
B) Visione di Dio e dell'unità dell'universo in Dio - vv. 40-96
C) Misteri della Trinità e dell'Incarnazione - vv. 97-145
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Il testo
San Bernardo innalza alla Vergine Maria
un’ardente preghiera, nella quale, dopo aver celebrato la bontà di Maria e la
sua opera di intermediaria di grazia tra Dio e gli uomini, invoca una
protezione speciale sul suo discepolo Dante.
Questi, che dal profondo dell’inferno fino alla sommità dell’Empireo ha potuto conoscere le diverse condizioni
delle anime, è pronto ormai a contemplare la visione finale di Dio, purché la
Vergine Maria lo liberi da ogni residuo impedimento terreno.
Bernardo di Chiaravalle, conclude la sua invocazione
chiedendo a Maria di conservare la purezza di cuore che Dante ora possiede, mentre i beati, prima fra tutti Beatrice, ne accompagnano
le parole unendo le mani in un silenzioso gesto di preghiera. Gli occhi della Vergine Maria, fissi sul Santo,
dimostrano che la sua supplica è stata accolta; poi si rivolgono verso la luce
eterna di Dio che risplende nell’Empireo.
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