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E come...Estate

"L'estate sta finendo, un anno se ne va..." Così diceva una vecchia canzone che passava alla radio tanti anni fa. Un tormentone sempre in voga (alla radio lo passano ancora oggi), perché l'estate torna con una prepotenza sempre nuova e antica allo stesso tempo.
Un vortice di musiche, danze, colori, profumi, emozioni che ti tirano dentro e ti risucchiano inesorabilmente.


Al mare, in montagna, in città poco importa l'estate è una danza che bisogna ballare con tutta l'energia che si ha in corpo. Il senso profondo di questa stagione lo possiamo trovare in ogni lettera che compone la parola magica: estate. Vediamolo insieme!


'E' come entusiasmo. Non puoi fare a meno di essere entusiasta per le emozioni che puoi e devi vivere, dei cambiamenti che possono capitare nella tua vita, dell'amore che puoi ricevere una notte di luna piena quando la sabbia è sola con il mare e le stelle cadono dal cielo promettendo di esaudire tutti i tuoi sogni.


'S' come scoperta. Ogni estate è diversa, ogni anno c'è sempre qualcosa che può renderla unica in positivo o in negativo. Per me, ad esempio, questa è stata un'estate di autentica scoperta perché, come ha potuto notare chi mi segue su Instagram, ho girato quasi tutta la Sicilia per riscoprire le mie origini. Credo che ogni essere umano debba farlo almeno una volta nella vita, perché visitare i luoghi dai quali si proviene e le tradizioni a alle quali si appartiene è il miglior modo per sentirsi vivi.


Ho visto luoghi fantastici, angoli dei quali avevo soltanto sentito parlare; suoni, sapori, emozioni che avevo perduto. Arrampicarmi sulla scala dei turchi, passeggiare tra i vicoli stretti di città barocche, perdermi tra le rovine greche di Siracusa, confondermi tra la confusione dei mercati storici di Palermo, salire su una barca e nuotare al largo, godermi un tramonto sul mare, stare in silenzio ad ascoltare il rumore della risacca sull'isola Bella di Taormina, immergere i miei piedi in un acqua completamente rosa, grigliare con mio padre e osservare mia mamma cucinare, passare un'intera giornata con i miei fratelli e ridere a crepapelle fino alle lacrime, ritrovare gli amici di una vita, gioire al matrimonio del mio migliore amico, sorprendermi davanti alle costruzioni in pietra lavica di Catania, sorseggiare del buon vino siciliano con il mare e l'Etna sullo sfondo in buona compagnia. E potrei continuare perché, per me, le scoperte in questa estate sono state davvero tantissime. Immagini che hanno lasciato il segno e che in parte rispondono agli obiettivi che, dopo l'estate scorsa non proprio bellissima per me, mi ero posto. Obiettivi che grazie all'estate ho potuto realizzare e che per una legge del contrappasso mi hanno portato a trasformare in bellezza ciò che 365 giorni prima era solo bruttezza. Certo sono obiettivi raggiunti soltanto parzialmente, perché tra poco si riparte e la mia terra è grande.


'T' come tormentone. In primavera vi ho visti "andare a comandare" senza trattore nei corridoi durante l'intervallo o ballare al ritmo di "Vorrei ma non posto" con annessa posa alla Fedez. É e sarà sempre così. Certo ci saranno sempre i puristi della musica e del testo a dire che certe canzoni non hanno niente di artistico, e in parte hanno anche ragione, ma vuoi mettere un'estate senza ballare un motivetto sconclusionato con gli amici in spiaggia? Perché, in fondo, sarà quel motivetto a ricordarti l'amore che hai vissuto, il tramonto in riva al mare, il gelato (per me necessariamente granita) gustato davanti ad un bel paesaggio e le stelle cadenti la notte di San Lorenzo. Sarà quel motivetto sconclusionato che, avendo dato ritmo alla tua estate, entrerà in circolo fino al prossimo tormentone che sarà altrettanto portatore di gioia, spensieratezza, amore.


'A' come amore. Cosa sarebbe l'estate senza l'amore? Perché se già di per sé la vita sarebbe vuota senza, provate ad immaginare un'estate senza nessuno con cui condividere tutte le emozioni descritte sopra. In tal senso, Antoine de Saint-Exupéry afferma che amare "non è guardarci l'un l'altro, ma guardare insieme nella stessa direzione." Verso lo stesso tramonto, la stessa stella, lo stesso cielo. Certo poi c'è chi dice che senza amore si può vivere, che l'amore non esiste e che è solo l'invenzione di qualche poeta. Credo però che chi nega l'amore sia un pazzo. Evidentemente queste persone non hanno mai conosciuto la sua potenza, non lo hanno mai vissuto in modo completo, non sono mai state travolte da quel turbine impetuoso, perché per dirla con Emily Dickinson: "Che l'amore sia tutto quel che c'è, è tutto ciò che sappiamo dell'amore."


'T' come terra. Nei giorni scorsi mi è capitato di leggere un verso molto bello di Pascoli: "e la Terra sentii nell’Universo. Sentii fremendo ch’è del cielo anch’ella e mi vidi quaggiù piccolo e sperso errare, tra le stelle, in una stella." Fantastica. Viaggiatori erranti tra le stelle su una stella. La terra degli uomini, per dirla con Antoine De Saint Exupéry, nella sua immane bellezza riesce tutte le volte a stupirci, emozionarci, incantarci. Pensate alle montagne, alle colline, alle cascate, ai fiumi, ai laghi, al mare che tante volte in questa estate vi siete fermati a fotografare. Tutte quelle volte in cui i suoni, i profumi, i paesaggi vi hanno talmente emozionato da sentire l'esigenza di fermare il tempo e immortalare la bellezza. Momenti di una estate che la terra ha contribuito a rendere unica a suo modo e con tutta la sua semplicità. E magari sarebbe il caso, già che ci siamo, di cominciare a rispettarla un po' di più.



'E' come energia. "Ogni uomo e ogni donna - afferma Paolo Coelho - sono in connessione con l’energia che molti chiamano “amore”, ma che in realtà è la materia prima con cui è stato creato l’universo." Questa energia di cui parla lo scrittore, non può essere manipolata perché è "in essa che si concentra tutto il nostro apprendistato per la vita." Di conseguenza, se tentiamo anche solo per un attimo di indirizzarla verso obiettivi scelti da noi "finiamo in balia della disperazione, della frustrazione, dell’illusione." Questa energia in fondo non può essere ingabbiata dentro schemi precostituiti, perché "essa è libera e selvaggia." É per questa ragione che durante l'estate tiriamo fuori il meglio che c'è in noi, tutta l'energia che abbiamo conservato durante l'anno, tutto l'amore che abbiamo tenuto celato dietro stupidi cliché. É per questo che in estate l'essere umano brilla insieme a tutto l'universo fino a raggiungere il suo massimo splendore.


L'estate finisce in attesa della prossima in cui si spera di rivivere le stesse e forse ancora più grandi avventure. L'estate finisce nella speranza che il prossimo tormentone possa accompagnarci (senza passare di moda) nelle emozioni che ci porterà a vivere, perché "tutti - come afferma Massimo Gramellini - una volta nella vita, abbiamo il diritto di credere che le canzoni dell’estate siano state scritte apposta per noi."
Ci vediamo a scuola!
Prof. RH Plus

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