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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Caro giudice Borsellino

Caro Giudice Borsellino, Lei non mi conosce e quando ventidue anni fa, insieme agli agenti della sua scorta, venivate uccisi in un "vile" attentato in via D'Amelio a Palermo avevo solamente cinque anni. Oggi che sono insegnante, vorrei ricordarla affinché i miei studenti possano comprendere la grandezza di ciò che lei e molti altri uomini avete fatto in nome della giustizia. Lo voglio fare iniziando da queste sue parole che mi sono rimaste impresse, scolpite nella mente. " Io accetto, ho sempre accettato più che il rischio [...] le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli. La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente ne