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I musulmani sono tutti arabi? L'Islam oggi nei cinque continenti

Contrariamente a quanto si possa pensare, le persone che professano la religione islamica non sono tutte arabe. Questa credenza, forse, é data da una scarsa informazione o dal fatto che i media facciano costantemente riferimento al mondo arabo quando si parla di Islam. La realtà é differente, infatti, i musulmani sono ormai più di un miliardo e costituiscono oggi la seconda religione a scala mondiale. Di conseguenza, si può affermare che non tutti gli Arabi sono musulmani.
Infatti, il Medio - Oriente aveva i suoi Arabi cristiani prima dell'Islam e la lingua araba é stata ed é tuttora una lingua cristiana, pur essendo diventata la lingua Sacra con la quale il profeta Muhammed riceve la Rivelazione di Allah. Se i musulmani arabi rappresentano soltanto il 20% dell'Islam moderno, essi vi stanno consapevolmente al centro, geograficamente, culturalmente e affettivamente: essi usufruiscono di un prestigio insuperabile, quello di aver diffuso l'Islam nel corso dei secoli e quello di vedere la loro lingua essere proprio quella del Corano.
Possiamo quindi suddividere i musulmani per area geografica in questa maniera:
- Musulmani dell'Africa del nord,
- Musulmani dell'area iraniana,
- Musulmani dell'area turca,
- Musulmani dell'area sub - indiana
- Musulmani dell'sud - est asiatico
- Musulmani dell'Africa del sud
- Musulmani Europei
- Musulmani del continente americano e dell'Australia
- Musulmani dell'estremo oriente.
Tenendo poi conto delle statistiche del Report delle Nazioni Unite "per lo sviluppo umano" del 2004, molto attendibili, se si sommano i dati raccolti (249.150.00 nel mondo arabo, 92.000.000 nell'area iraniana, 114.600.000 in quella turca, 380.900.000 nel sub - est asiatico e 175.190.000 nell'Africa nera), si nota che le grandi masse musulmane si trovano oggi nell'Asia meridionale: il Pakistan, l'India e il Bangladesh rappresentano il 35% dei musulmani del mondo, ai quali bisogna aggiungere il 16% del sud-est asiatico, mentre l'Africa nera ne rappresenta il 15%.
Questi dati, quindi, ci dimostrano che l'Islam non é un fenomeno circostanziato ma mondiale e che il dialogo tra le varie religioni può essere, nel presente e nel futuro, un mezzo per superare le differenze che dividono gli esseri umani.
CLASSE II B
I. C. Falcone - Borsellino
Pantigliate (MI)

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