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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Libero insegnamento in libero stato

L’articolo 33, 1º comma, della Costituzione Italiana sancisce: " L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento ". Di conseguenza la "Libertà di insegnamento" è, innanzitutto, la libertà didattica, perché il professore - e solo lui - è il titolare del progetto didattico, cioè dell'insieme dei comportamenti professionali che permettono di ottenere i risultati voluti, meglio ancora se coordinati con quelli degli altri insegnanti che operano in una classe. Quindi senza nulla togliere alla collaborazione "essenziale" tra le due agenzie educative più importanti, scuola - famiglia, nella formazione dei nostri giovani: " nessuno dall'esterno può indicare modalità professionali di azione senza ledere questa libertà ". Da ciò discende che gli unici e principali titolari della ricerca didattica non possono essere persone o enti esterni, perché infatti i titolari dell'insegnamento devono essere solo ed esclusivamente gli insegnant

I musulmani sono tutti arabi? L'Islam oggi nei cinque continenti

Contrariamente a quanto si possa pensare, le persone che professano la religione islamica non sono tutte arabe. Questa credenza, forse, é data da una scarsa informazione o dal fatto che i media facciano costantemente riferimento al mondo arabo quando si parla di Islam. La realtà é differente, infatti, i musulmani sono ormai più di un miliardo e costituiscono oggi la seconda religione a scala mondiale. Di conseguenza, si può affermare che non tutti gli Arabi sono musulmani. Infatti, il Medio - Oriente aveva i suoi Arabi cristiani prima dell'Islam e la lingua araba é stata ed é tuttora una lingua cristiana, pur essendo diventata la lingua Sacra con la quale il profeta Muhammed riceve la Rivelazione di Allah. Se i musulmani arabi rappresentano soltanto il 20% dell'Islam moderno, essi vi stanno consapevolmente al centro, geograficamente, culturalmente e affettivamente: essi usufruiscono di un prestigio insuperabile, quello di aver diffuso l'Islam nel corso dei secoli e quello

La Moschea blu di Istanbul (Sultanahmet Camii)

Quando si arriva nel centro di Sultanahmet, di fronte a Santa Sofia, si vede l’immensa moschea, universalmente è conosciuta come la Moschea blu. Il suo nome deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. È infatti il turchese il colore dominante nel tempio. In turco si chiama Sultanahmet Camii, dove camii vuol dire moschea. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di İznik (l’antica Nicea), decorato in toni che vanno dal blu al verde. Rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un’atmosfera suggestiva quanto surreale. La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è anche l’unica a poter vantare ben sei minareti, superata in questo solo dalla moschea dove si trova la Ka’ba, alla Mecca, che ne ha sette. Tale particolarità architettonica è dovuta, secondo una storia popolare, ad un fraintendimento: l'espressione delle manie di grandezza del sultano Ahmed I, non potendo eguagl

Le Ziggurat mesopotamiche

Ziggurat, é il nome che di solito si da alle torri templarie dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. Erano alte torri a gradoni che fiancheggiavano i templi della valle dei due fiumi: il Tigri e l'Eufrate. I popoli di questa area geografica, probabilmente, con queste costruzioni volevano imitare i monti, sede per molte popolazioni antiche di divinità ed esseri potenti. Di solito tra una Ziggurat e l'altra il numero dei gradini variava di molto, a seconda del grado di importanza del luogo sacro. Una scala a rampa unica, conduceva dalla piattaforma del tempio fino all'ultimo piano della torre dove sorgeva una stanza (cella sacra) con all'interno la statua della divinità a cui era dedicato il tempio. Inoltre, gli angoli delle torri erano sempre orientati secondo i punti cardinali: nord, sud, est ed ovest. La grandezza, la maestosità e la sacralità di questi luoghi, può essere compresa pienamente solo se si conoscono le cerimonie e i sacrifici in essa celebrati; per es

Sognare in grande... Is possible!

Molti dei miei studenti si trovano a vivere con la paura di realizzare i propri sogni, altri non ne concepiscono per paura di essere dei sognatori creduloni agli occhi di compagni e adulti, e altri ancora si gettano tra le braccia di uno dei più subdoli mali di questa epoca: la noia e l'indifferenza di fronte alla vita. Questo articolo é per tutti quelli che non smettono di lottare per raggiungere i loro sogni d'infanzia e per dare coraggio a vivere pienamente la loro vita condita da una sana, e anche folle per certi versi, dose di sogni. Lo faccio attraverso il mio amico Randy, protagonista del libro che sto leggendo e che mi ha entusiasmato: "L'ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore" edito da Rizzoli. Nel libro ho trovato un capitolo che mi sembra adatto a tutti coloro che sono alla ricerca dei propri sogni, a partire dal titolo: sognare in grande! La prima volta che l'uomo camminò sulla luna era l'estate del 1969 e Randy aveva otto ann

IL POLITEISMO

Nella storia dell'umanità molte religioni sono state POLITEISTICHE. Il termine politeismo significa letteralmente "molte divinità" e viene utilizzato di solito per indicare una religione basata sulla venerazione di molti dei o esseri superiori. Gli dei delle religioni politeistiche sono esseri soprannaturali e potenti ma il loro aspetto fisico é molto simile a quello degli esseri umani. Queste divinità costituiscono, per qualunque cultura, un insieme organizzato che gli studiosi delle religioni chiamano PANTHEON. Il Pantheon é, oltre che un monumento, una sorta di "società degli dei" in cui sono presenti figure più importanti e figure minori. Ognuno di essi ha un compito preciso, a seconda di quale sfera della vita si occupino (es. dio della bellezza, dio della vita, dio della morte, ecc..). Questi esseri soprannaturali, entrano spesso in conflitto fra di loro per situazioni, motivazioni e passioni alla maniera degli esseri umani (es. Invidia, odio, amore, ecc.